giovedì 21 febbraio 2013

Resoconto del Primo Percorso Partecipativo:


Mercoledì 5 dicembre 2012 presso Palazzo Vecchio, si è tenuto il primo incontro ispirato al “Percorso Partecipativo”, regolamentato dalla legge regionale 69/2007.
Tale legge prevede la partecipazione dei cittadini organizzati e singoli residenti, su determinati progetti d’interesse pubblico con l’Amministrazione.
Essendo, però, scritta in maniera erronea, tale legge non è possibile applicarla, in quanto nell'articolo 8 che riguarda la “Domanda e ammissione” di un dibattito pubblico, che può essere avanzata da vari soggetti, non vi è chiarezza sul numero minimo dei cittadini/residenti/abitanti necessari per proporre la discussione su determinati progetti, all'Amministrazione.
Questo è importante in quanto l’incontro del 5 dicembre, come già detto, si è ISPIRATO e di conseguenza non è REGOLAMENTATO da tale legge; più che partecipativo era  un percorso “informativo”.
A questo incontro erano presenti vari comitati e cittadini, per lo più di piazza del Carmine, poi c’eravamo anche noi, residenti e commercianti del Comitato per Piazza Brunelleschi.
I presenti del nostro Comitato erano 6:
- 4 residenti : Alessandra, Alessandro, Caterina e Michele
- 2 commercianti: Marco della “Copisteria di Piazza Brunelleschi” e Tommaso del negozio “La Maona”.
Dalla parte delle istituzioni invece vi erano:
- Elisabetta Meucci Assessore alle Politiche del Territorio,
- Il Professor Massimo Morisi Garante della Regione,
- L’Ing. Giacomo Parenti, che dovrebbe essere colui che ha presentato il progetto.
Tralasciando le varie discussioni avvenute in merito alla legge regionale 69/2007 non possiamo affermare di avere avuto risposte ai nostri quesiti che sono:

  1. Quali sono i rischi di lesioni che possono verificarsi alle abitazioni circostanti a causa delle forti vibrazioni prodotte dai macchinari e se vi siano rischi di sprofondamento, ma soprattutto in caso di danni quali garanzie di risarcimento abbiamo.
  1. Dal progetto preliminare pubblicato risulta che non vi sono certezze sul tipo di sottosuolo presente, ma che il tutto è basato su mappe geologiche e sulle risultanze dei lavori di scavo effettuati per il parcheggio di piazza Ghiberti. Questo significa che si inizierebbero i lavori senza avere una idea esatta di cosa si andrà a trovare e che si corre il rischio di dover bloccare i lavori a metà o che verrebbero fatti dei carotaggi per stabilire la natura del sottosuolo prima di procedere? E cosa accadrebbe se durante i lavori per la realizzazione del parcheggio venissero individuati reperti di interesse archeologico, cosa peraltro molto probabile vista la prossimità del sito ad aree nelle quali in passato sono già stati rinvenuti?
  1. I reali tempi di costruzione del parcheggio: l'esperienza ci insegna che spesso sono assai più lunghi rispetto a quelli preventivati, e questo creerebbe grande disagio non solo ai residenti che si troverebbero senza posti auto (ricordiamo che via dei Servi è pedonale e quindi non vi è possibile parcheggiare), ma anche alle attività commerciali della zona in quanto vi saranno difficoltà per il carico/scarico delle merci e ripercussioni sulla clientela.
  1. Se e quanti dei 190 posti auto saranno destinati ai residenti e ai commercianti e quali garanzie abbiamo.
  1. Quanto costerà a noi residenti e ai commercianti poter parcheggiare l'auto. E anche le tariffe previste per i visitatori del vicino ospedale di Santa Maria Nuova.
  1. Quale varco dell'attuale Ztl verrà riaperto per consentire l'accesso al parcheggio e come si vigilerà sulla reale fruizione del servizio da parte di chi paga l'euro previsto per lo sforamento della Ztl anziché invece sfruttare il suddetto pedaggio per scorrazzare liberamente in centro.
  1. Che fine faranno i parcheggi per i motorini.
  1. Quanto inquinamento acustico e ambientale da polveri porteranno questi lavori, ricordando che le vie di accesso e di uscita dalla piazza sono molto strette e basta poco per bloccarle.
  1. Quale tipo di controllo avrà questo parcheggio: tutti sappiamo che la zona è popolata da persone senza fissa dimora e vorremmo evitare che divenisse un dormitorio o peggio.
  1. 10.  Cosa comporta il fatto che la quota minore della società sia del comune di Firenze, mentre la maggiore della Firenze Parcheggi.
  1. 11.  Quanto verrà a costare al Comune e di conseguenza ai cittadini un parcheggio di soli 190 posti e che prevede dei grossi lavori dalla durata pluriennale.
  1. 12.  Quanto un parcheggio interrato nel cuore della città può aiutare la pedonalizzazione del centro storico e migliorare la qualità di vita dei residenti e il commercio delle varie attività della zona: in che modo si realizza il concetto di pubblica utilità di cui si parla nel Piano Strutturale? Questo progetto non è in contrasto con le direttive antitraffico e le linee guida europee che propongono di lasciare le auto fuori dai centri storici delle città?

Molti interventi sono stati simili al nostro e per questo abbiamo preso contatto con gli altri comitati per cercare di capirci di più.
Durante l’incontro una signora appartenente all’Associazione Nazionale Invalidi, proprietaria della rotonda del Brunelleschi, ci ha informato che tale edificio non è stato venduto a nessun privato, che è in vendita dal 2009, ma che ancora è proprietà di tale associazione.
La signora si è resa disponibile, assieme al marito che è Storico dell’Arte, ad aiutarci a riqualificare la zona.
Non vi sono quindi progetti di alberghi di lusso, né di altre attività; momentaneamente all'interno dell’edificio vi è ancora l’università di Firenze, pur se è vero che sono sotto sfratto.
Finito l’incontro siamo andati a parlare con l’Assessore Meucci, la quale con molta gentilezza e disponibilità ci ha informato che i progetti del parcheggio sono momentaneamente fermi, in quanto prima vogliono ascoltare noi cittadini e valutare per bene le varie problematiche. Questo non vuol dire, però, che il parcheggio non sarà fatto, ma semplicemente che stanno temporeggiando per capire se è fattibile o meno.
Detto questo, hanno raccolto tutte le nostre domande, che dovrebbero ricevere risposta nel mese di dicembre o gennaio.
Dato che un parcheggio interrato spaventa un po’ tutti per i danni che potrebbe comportare, volevamo proporre alternative valide per riqualificare la nostra piazza e di conseguenza iniziare a togliere un po’ di degrado presente nella zona.
Abbiamo preso contatti con un Consigliere del Pd del Quartiere 1, con il quale ci confronteremo per parlare delle varie tematiche che riguardano il parcheggio ma non solo, e con cui fisseremo un incontro (il primo) per poter parlare tutti della decisione della costruzione del parcheggio e di eventuali alternative in caso che questo sia votato no. Il contatto con questo consigliere del PD ha solo valore logistico in quanto potrebbe esserci di aiuto per reperire una sede dove tenere le nostre riunioni, abbiamo ben chiarito con lui che non vogliamo politicizzare il nostro comitato.

Cordiali Saluti

Comitato per Piazza Brunelleschi

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